Vicoforte 2019: Celebrato il Re Vittorio Emanuele III a 150 anni dalla nascita

VICOFORTE 2019: CELEBRATO IL RE VITTORIO EMANUELE III A 150 ANNI DALLA NASCITA
Protagonista della giornata il Principe Emanuele Filiberto, notevole partecipazione della popolazione, buona coreografia della Guardie d’Onore, presente ITALIA REALE con gonfalone e numerosi iscritti
 
L’organizzazione non poteva non avere aspetto più ordinato e “militare”, vista l’ottima direzione da parte dell’Associazione Combattentistica delle Guardie D’onore alle Reali tombe al Pantheon. Con la “regia” del Presidente dell’Istituto, Comandante Ugo d’Atri, si sono radunati a Vicoforte non soltanto i soci dell’Associazione Combattentistica, ma anche molti Monarchici, sia a titolo personale sia con i rispettivi movimenti.
Tra gli altri, il “Gruppo Savoia” dell’Avv. Giorgio Slongo e la nostra “Italia Reale”, i cui iscritti e simpatizzanti si sono riuniti intorno al grande gonfalone che ha partecipato alla sfilata nella vasta piazza, di fronte al Santuario.
 
Il nuovo Segretario Nazionale giovanile, Paolo Ricciardi, insieme a Paolo Pera ed a Nicola Lunetti, portavano il glorioso simbolo di “Stella e Corona” che è stato oggetto anche di qualche applauso e, così, si è formato un certo gruppo di persone che ricordavano il nostro partito, ben presente in Provincia di Cuneo. Da Torino sono giunti il nuovo Segretario Provinciale Roberto Centofanti, insieme a Roberto Rizzo. Presente anche il giovane Segretario di Savona Avv. Alberto Barbarisi. Il gruppo dei liguri, composto da iscritti di “Italia Reale” e dai “combattenti” delle Guardie d’Onore, in unità di intenti, è stato ben organizzato dalla Delegata GO per la Liguria Nob. Prof.ssa Raffaella Monti Bragadin. Tra gli altri Dirigenti ed iscritti di “Italia Reale”, ricordiamo la Sig.ra Marta Navone di Torino, Edoardo Brandone e Giovanna Ferrari di Genova, Daniele Tizzoni di Piacenza.
 
Non possiamo dimenticare una colonna del Partito Monarchico genovese di sempre: Giacomo Zoppi di Zolasco. È impossibile indicarli tutti, ma sono arrivati anche Luca Galimberti, Tiziano Castelli, Violetta Castagnino Vannucci Grassetti.
 
Un fatto importante da segnalare, è quello di alcuni studenti - cinque per la precisione - dell’Istituto Beccaria di Mondovì che, vedendo “Stella e Corona”, hanno chiesto l’iscrizione al Partito, ricordando la fedeltà delle rispettive famiglie. Questa attenzione di popolo, attorno al nostro simbolo, ci ha convinto della necessità di continuare la nostra battaglia, a difesa della Monarchia a “viso aperto” e rappresentata come progetto politico, a coronamento di un vasto programma di rinnovamento sociale e dello Stato.  È la destra popolare, identitaria, a difesa delle diffuse sovranità che fu di Covelli e di Lauro.
 
La coreografia militare ha fatto da corona a S.A.R. Emanuele Filiberto di Savoia, presente con il cugino Principe Sergio di Iugoslavia ed accompagnato dalla Nobile figura di Paolo Thaon di Revel. Il nostro Principe ha risposto ai numerosi giornalisti presenti dedicando, alla stampa ed alle televisioni, ampi spazi per ricordare l’omaggio per i Suoi bisnonni ed anche per spiegare la posa della “Rosa d’oro” sulla tomba della Regina Elena che ricevette l’altissima onorificenza il 15 aprile 1937, dal Pontefice Pio XI, per i meriti conseguenti l’intensa attività benefica e sociale che la Sovrana svolse per tutta la vita, tanto da essere definita, dal nostro Papa Pio XII, “Signora della Carità Benefica”.
 
Il Principe Emanuele Filiberto si è anche intrattenuto con il gruppo dei giovani della GMI e con il Presidente di “Italia Reale”, Massimo Mallucci de’ Mulucci.
Il Principe Emanuele Filiberto è stato molto applaudito e, così, l’invisibile tentativo, del giorno precedente, di portare discordia e divisione tra i Monarchici, che ha radunato ben ventinove persone(!), ci ha fatto capire come Emanuele Filiberto possa ben rappresentare l’unità Dinastica ed il futuro per le nostre speranze.
 
La cerimonia religiosa è stata celebrata dall’Arcivescovo emerito di Camerino, Monsignor Francesco Brugnaro, accanto a Don Francesco Tarò, Rettore del Santuario di Vicoforte dedicato a Nostra Signora “Montis Regalis”. Tra i concelebranti Mons. Gianluca Gonzino.
Evidenziamo la presenza dei Sindaci di Burolo, Solignano, Gonzaga Reggiolo, San Germano Vercellese, Grazzano Badoglio e Marentino, testimonianza di un legame storico dei Savoia con il territorio piemontese e della Provincia di Cuneo in particolare.
 
La giornata è proseguita con un Convegno, a Mondovì Piazza, sulla figura del Re Vittorio Emanuele III “dal completamento dell’Unità d’Italia all’estrema difesa dello Stato”.
Moltissimi i presenti. Si è dovuto allestire un grande schermo, all’esterno della Sala convegni, per le molte persone che volevano seguire i lavori. Hanno parlato dell’argomento Frederic Le Moal, Professore presso l’ècole Special Militaire de Saint Cyr, principale accademia militare francese. Sempre sull’argomento è intervenuto Francesco Perfetti, Professore ordinario di Storia contemporanea presso l’Università Luiss di Roma.
 
Il Prof. Diego Fusaro, indicato erroneamente come moderatore, ha, invece, sviluppato una relazione, autoreferenziale, completamente fuori tema ma simpatica nel modo e nei termini con cui è stata presentata. Molto probabilmente voleva far comprendere il suo pensiero, alla luce della formazione del nuovo partito politico di cui è fondatore e ideologo. Ha ribadito concetti a noi cari, per i quali ci battiamo da anni, contro la globalizzazione, il pensiero unico e il potere finanziario.
Non possiamo però essere d’accordo con il comunicato successivamente emesso dalla sua formazione politica che si dichiara socialista e repubblicana e pone, tra i primi obiettivi, quello di attuare la “Costituzione primigenia”. Questo ultimo punto ci preoccupa abbastanza, in quanto la Costituzione primigenia vedrebbe abolite le modifiche intervenute, compresa quella dell’abolizione dell’esilio ai membri di Casa Savoia che dovrebbero nuovamente lasciare l’Italia.
Fusaro non ha detto una parola sulla storia di Casa Savoia, sul Re che veniva ricordato, forse per non compromettersi con i suoi amici. Ne abbiamo avuto la prova, in occasione della presentazione ufficiale del suo movimento politico, avvenuta una settimana dopo, alla quale la nostra “Italia Reale” non è stata neppure invitata.
 
D’altra parte è stato interessante e divertente, ascoltare uno dei massimi esponenti di queste nuove convergenze che si sono venute a creare dopo la Caduta del Muro di Berlino: gli ultimi residuati del pensiero e del potere marxista che si sono alleati, sul piano internazionale, con i poteri forti della finanza, determinando gli scenari che vediamo tutti i giorni. Bisogna anche dire che, in sede di Congresso costitutivo del partito di Fusaro, i Savoia e i piemontesi sono stati indicati, in alcuni autorevoli interventi, come “i predoni dell’Ottocento”, al servizio degli interessi finanziari (non abbiamo capito di chi). 
 
 
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