Messaggio di fine anno 2018 agli italiani del Principe Vittorio Emanuele di Savoia

Messaggio di fine anno agli Italiani di S.A.R. il Principe Vittorio Emanuele
 
DUCA DI SAVOIA
PRINCIPE DI NAPOLI
GINEVRA – 31 DICEMBRE 2018
 
Cari Italiani,
 
nel saluto che Vi rivolgo ogni anno, nel segno di una consuetudine sempre cara al mio Augusto Genitore, S.M. il Re Umberto II, ho spesso  esortato le  donne  e  gli uomini  che  si sono  assunti la responsabilità di governarci ad affrontare  con determinazione, coraggio e tempestività i gravi problemi dell’ora. Inutile elencarli, poiché ognuno di Voi ben li conosce, dal momento che molti di essi incarnano autentiche piaghe nel corpo della Nazione, ignorate per molti anni da una classe dirigente spesso rivelatasi inadatta.
Ora che le Elezioni del 4 Marzo scorso hanno portato alla nascita di un nuovo Governo e che si parla ancora una volta di riforme, è mio dovere ricordare oggi più che mai del male maggiore che è la fonte di molte difficolta: aver trascurato l'amore per la Patria, che fa sentire a riconoscere gli interessi comuni a tutta la collettività nazionale. Sovente si parla di "populismo". Mi piacerebbe che si parlasse assai di più di "patriottismo".
 
Con tale espressione, richiamo la tutela del supremo bene dell’Italia contro qualsiasi faziosità, poichè non vi è "popolo" da proteggere senza una terra, senza una Patria :  una parola che non è un arcaismo, ma che per noi rappresenta molto di più. Essa sono i nostri villaggi, le nostre citta, i nostri altari, i nostri Caduti, la nostra terra, la nostra Fede.
 
Il mio augurio e che l'amore per i nostri valori possa aiutarci a sentirci sempre più uniti dal Tricolore, in un anno che ha vista varie tragedie abbattersi sul nostro Paese, il cui segno più straziante è il crollo del Porte Morandi a Genova con le sue 43 vittime, a cui va la preghiera ed il commosso pensiero della mia Casa.
Mio Figlio Emanuele Filiberto, Principe di Piemonte e di Venezia, ha preso con Genova un impegno concreto; quello di non far mancare il sostegno di Casa Savoia alle famiglie che stanno vivendo il dramma dello sfollamento a causa dell'abbattimento del ponte. Il progetto di un poliambulatorio, per le cure della Croce Rosa Rivalorese, è stata l’occasione  per  portare il nostro  aiuto, certamente modesto, ma reso possibile soprattutto grazie alla generosità degli insigniti degli Ordini Dinastici della mia Casa.
 
L'anno che sorge si preannuncia come l’anno dell'Europa : saremo infatti chiamati a rinnovare la composizione del suo Parlamento. Un'Europa che appare fragile ed incetta: il cosiddetto movimento dei gilet gialli né è lo specchio. Il mio augurio è che  tale appuntamento elettorale possa rappresentare una opportunità per ridisegnare  finalmente  un'Europa  più giusta e più equa: un continente di Patrie e di popoli. Di fronte alla necessità di ergersi a baluardo contro quei fenomeni che come il terrorismo sembrano voler cancellare l'essenza stessa della nostra civiltà, abbiamo il dovere di rispondere con energia ed audacia, gettando le basi per una nuova Europa che nel diritto, nel Cristianesimo e nella libertà (e non nelle tabelle finanziarie e nel cosiddetto spread) abbia la sua ragion d’essere.
Un'Europa che non può utopicamente essere "senza confini", ma che certamente può essere senza steccati ideologici, spesso innalzati proprio da coloro che farisaicamente predicano unità e condivisione.
 
L'11 Febbraio 2019 le nostre istituzioni celebreranno il 90° anniversario del Concordato Lateranense, con il quale, per la prima volta dall’Unità nazionale, furono stabilite regolari relazioni bilaterali tra l’Italia e la Santa Sede. Nell'approssimarsi di tale ricorrenza che sarà giustamente onorata nelle opportune sedi, al di la di ogni analisi storica, desidero rinnovare ancora una volta la fedeltà della mia Casa al Magistero della Chiesa e del Romano Pontefice, nello spirito dell'articolo 1 dello Statuto Albertino. Papa Francesco sta portando il gioioso annuncio cristiano fino alle più remote periferie esistenziali del nostro tempo : la  Sua nobile missione ci esorta a testimoniare con più coerenza una Fede chiara e vissuta.
 
A tutti i Servitori dello Stato e, tra questi, a quanta portano con orgoglio le Stellette, giunga il mio più vivo apprezzamento e la riconoscenza della mia Casa. In particolare, anche quest’anno, indirizzo un grato pensiero a quanti sono impegnati nelle missioni di pace all'estero. 
 
Un particolare ricordo giunga infine ai cari concittadini dell'amata Sicilia che stanno vivendo ore d'ansia a causa del recente sisma.
 
A Voi tutti ed alle Vostre famiglie giunga il mio più fervido augurio per uno splendido 2019.
 
VITTORIO EMANUELE
 
 
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