Italia Reale - Liberare Roma dal basso. Contro lobby-banche-sindacati

Istituzione dell’Assessorato agli Esclusi; percorso museale per collegare le raccolte più prestigiose della città; fondo di garanzia per le PMI; destinazione della ‘auto blu’ ai Servizi sociali; recupero e valorizzazione della campagna romana; diminuzione degli Assessorati.

Ecco alcuni dei punti del programma di governo per la Capitale presentati ufficialmente da Italia Reale, il partito dei monarchici che candida il segretario nazionale Angelo Novellino al ruolo di sindaco. Dopo quarant’anni di sostegno ai partiti repubblicani, la lista con il simbolo di Stella e Corona si smarca e scende in campo ripartendo da Roma, con una proposta di cambiamento radicale.

Come ha dichiarato Novellino (al centro nella foto, con de Lorenzo e Massimo), “Italia Reale scende sì in campo ma senza appoggiare ne’ Sinistra ne’ Destra. Perché noi vogliamo essere l’alternativa al sistema putrefatto dei partiti sulla base di valori quali la Sussidiarietà, la Sovranità, la Legittimità”. Il che significa, su orizzonti più ampi, non subalternità alla UE e un Parlamento libero da ‘impresentabili’.

Italia Reale, di cui e’ testimonial la principessa Lavinia Massimo, concorrerà alle elezioni Comunali con una lista in cui figurano - fra gli altri - gli avv. Fabrizio de Lorenzo, Massimo Mallucci, Alessandro Pazzaglia, Massimo Paolucci accanto a rappresentanti della intera società romana: impiegati, imprenditori, professionisti, casalinghe, pensionati.

L’impegno di Stella e Corona rimane dunque quello di liberare la città partendo dal basso contro “Lobby, partiti, banche, sindacati. I veri liberali siamo noi; certo non Gianni Alemanno che ha sprecato soldi pubblici ne’ tantomeno Alfio Marchini del quale ancora attendiamo di leggere sul web il programma”.

E se Mallucci ha messo in evidenza “Un sistema istituzionale che ha determinato corruzione diffusa così come scritto dalla Corte dei Conti”, de Lorenzo ha puntato il dito contro i tempi biblici di “Autorizzazioni e concessioni, contro la complessa normativa, contro un meccanismo comunale che deve essere semplificato e accorciato; per tale motivo proponiamo che le Municipalizzate siano dirette dagli Assessori al ramo e seguite dai funzionari competenti, eliminando i manager e i loro stipendi siderali”.

Per la lista monarchica, inoltre, la Rai nel trattare queste Comunali non rispetta la par condicio. Una diffida in tal senso e’ stata inviata in considerazione del fatto che “A Ballarò - spiega Novellino - sono stati ripetutamente invitati Alemanno e Marchini, ma quest’ultimo non è neppure espressione di un partito politico rappresentato in Parlamento e dunque ha la stessa legittimazione di tutti gli altri candidati in lizza”.

Marchini, secondo il segretario nazionale, è stato più volte indicato come terzo candidato alla carica di sindaco, godendo, quindi di ingiustificati privilegi rispetto agli altri sedici concorrenti che non hanno avuto la benché minima menzione apparendo così come inesistenti”.

Meno spesa più efficienza, meno politica più lavoro; posizioni da vero liberale quelle che Novellino ha inoltre rivendicato per criticare la scelta dell’accorpamento dei Municipi: “Se fossero state vere le esigenze del decentramento e della partecipazione non si sarebbe dovuto procedere all’accorpamento bensì alla maggiore rappresentatività dei cittadini.

Noi diciamo che i Municipi devono essere cancellati eliminando lo spreco della politica, tuttavia mantenendo inalterate le funzioni e i servizi territoriali”. In conferenza stampa si e’ avuto modo di apprendere che Italia Reale e’ del tutto contraria al progetto di water-front a Ostia, mentre dalla platea si e’ stigmatizzata la mancanza di concorrenza “Nel commercio ambulante dove si registra il ruolo predominante di Tredicine, incredibilmente sostenuto dal Pdl!”.

Insomma: monarchici per la gente. Per cambiare il cliché che ha permesso corruzione, diffuso miseria, svenduto risparmio, provocato incertezza. Ancora Novellino: “La nostra concezione prevede che lo Stato debba essere considerato la naturale prosecuzione delle famiglie, delle comunità locali e di lavoro, riconoscendo la legittima Autorità ‘in alto’ a garanzia delle più ampie libertà ‘in basso’. Vorremmo poterlo dimostrare partendo proprio da Roma”.

12 maggio 2013

via

http://www.prismanews.net/politica/novellino-ir-liberare-roma-dal-basso-contro-lobby-banche-sindacati.html

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