ITALIA REALE per ROMA

Una classe politica bizantina e corrotta,  senza una missione per l'Italia e incapace di fornire risposte ai problemi della gente, la sospensione della democrazia realizzatasi col governo quirinalizio dei "tecnici" ed ora con la nomina di 10 presunti saggi hanno obbligato i monarchici italiani a scendere nell'agone della politica attiva dopo lunghi anni di assenza.

ITALIA REALE rialza le insegne di Stella e Corona per dimostrare che occorre cambiare modo di fare politica.

A Roma alle prossime elezioni di maggio ITALIA REALE non si schiererà nè al centro, nè a destra, nè a sinistra ma con la gente ed i più deboli.

Occorre cambiare sistema ed inziare una controrivoluzione tranquilla per mandare a casa una casta di privilegiati che hanno istituzionalizzato la corruzione e diffuso l'insicurezza. Hanno svenduto la nostra Patria alle banche d'affari europee, che hanno creato uno Stato virtuale ma onnipresente, che umilia il lavoro ed i risparmi della gente.

Gli ultimi epigoni di un regime asfittico ci ha regalato un'economia di guerra in tempo di pace.

I principii della società monarchica trovano felice applicazione a livello locale.

Il principio della "LEGITTIMITA'" (fare il proprio dovere rispettando il bene collettivo); il principio della "SOLIDARIETA'" (aiutare i più deboli, le famiglie che si prendono cura di bambini ed anziani, non guardare i diversamente abili come marziani ma costruire, per tutti una città vivibile); il principio delle SOVRANITA' che si identifica con la difesa della identità (famiglie, comunità di lavoro).

Roma per decenni ha subito l'ingordigia di politicanti e "palazzinari" che ne hanno deturpato il paesaggio e peggiorato la vivibilità. Noi diciamo basta allo sperpero di denaro pubblico che hanno obbligato il governo centrale a ripianare i buchi delle amministrazioni comunali succedutesi. Basta alle 1.000 consulenze date come prebende agli amici, amichetti e servi sciocchi. E' ora di valorizzare le capacità dei dipendenti comunali e dei funzionari, in modo da decentrare servizi e non le poltrone.

I municipii devono essere sostituiti esclusivamente da uffici, dove il cittadino trovi, a portata di mano, la possibilità di risolvere i proprii problemi. Eliminiamo dunque tutti i parlamentini dei municipi romani che consentono al ceto politico di dividersi e lucrare circa 500 inutili poltrone che costano milioni di euro l'anno.

Diamo fiducia e speranza a giovani istituendo un assegno di € 3.000,00 per ogni bambino che nascerà a Roma fornendo un concreto sostegno alle famiglie e ad invertire i tassi di nascita e ringiovanire la Nazione bilanciando la crescita degli immigrati e salvaguardando la nostra identità.

Convinti che il patrimonio privato non costituisca un bene da tassare tantomeno impunemente proponiamo l'aliquota minima per l'IMU in attesa che in sede parlamentare si decida per l'abolizione.

Roma sta diventando sempre meno sicura.

Proponiamo il vigile di quartiere come a Londra, il divieto all'accattonaggio soprattutto dentro la metropolitana ove si susseguono quotidianamente borseggi impuniti ed indecenti spettacoli offerti a cittadini e turisti.

Ricostruiamo assieme il collegamento tra popolo e politica. Gli arrestati, gli indagati, i faccendieri, i mestatori di professione non ci appartengono.

 

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